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Kim Sagwa
traduzione dal coreano di Benedetta Merlini
Una strana e bellissima storia si svolge attorno allo studente solitario di scuola media Io, alla sua unica amica B, e a Libro, una persona non identificata che vive da sola alla periferia della città. I loro genitori sono assenti, i loro insegnanti distolgono lo sguardo quando passano. Tutti gli altri in città si comportano come se vivessero a Seul anche se è dolorosamente ovvio che non sia così. Quando Io inizia a subire bullismo da parte dei ragazzi con i cappelli da baseball, B li respinge. Ma un giorno Io riferisce involontariamente all’intera classe della sorella morente di B, e racconta di come la sua famiglia sia povera e ciascuno di loro disperatamente solo. L’unico posto in cui possono reclamare se stessi, e forse l’altro, è oltre la parte della città dove vivono i pazzi: la Fine. Io vuole essere il mare, B vuole essere un pesce, Libro vuole essere un libro. Il mondo che sognano non è il mondo reale. Qualcosa fuori dalla realtà. Tuttavia restano degli esseri umani che non ricevono attenzioni dagli umani.
Con una voce penetrante, straziante e sorprendentemente onesta, Io, B e Libro di Kim Sagwa percorre il precipizio tra la giovinezza e l’età adulta, ricordandoci quanto possa essere pericoloso il limite.
«I migliori amici sono particolarmente importanti per coloro che non hanno una famiglia per capirli, e Kim Sagwa racconta la storia inquietante di ciò che può accadere quando queste amicizie vengono interrotte. È un’immagine familiare del dolore adolescenziale». Glamour, The Best Books of 2020
«Una visione oscura e distopica dell’adolescenza sudcoreana, della disperazione e delle crudeltà che i ragazzi sono in grado di infliggersi a vicenda». Recensioni di Kirkus
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